La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

venerdì 14 ottobre 2011

Caso Laika. Rifondazione fa quadrato a sostegno della "linea San Casciano"

Matteo Pucci, Metropoli, 14 ottobre 2011

Nessun ripensamento dai livelli regionali e provinciali del partito
Cristiano (segretario regionale): "In colonica ci stanno quelli del PD"

Non ci sono "comunisti da colonica" come li aveva definiti il consigliere comunale Pd Letizia Giuliani nella seduta del 29 settembre, quando si era discusso del caso-Laika a San Casciano...
... Sul lavoro e Laika Malpezzi sottolinea di essere "da sempre a sostegno e in difesa dei lavoratori e delle attività produttive, per cui ci dichiariamo comunque felici che il presidio Laika venga mantenuto. Ma è il segno del fallimento di una parte del centro-sinistra che amministra i territori senza affrontare il nodo della tutela ambientale".
Anche il capogruppo del Prc in Provincia, Andrea Calò, parla di "accuse strumentali" e accusa il Comune di San Casciano di "non aver mai brillato per attenzione ai temi ambientali"...

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San Casciano, la legge travolta da un camper


Archeologia in rovina, 12 ottobre 2011

Sarà una moda, questa di spostare resti archeologici, se non interi edifici, lì dove fa più comodo metterli? O sarà un messaggio nemmeno tanto velato che il mondo moderno, l’Italia che avanza e che guarda al futuro, manda al mondo dell’archeologia, per dire che basta, si cambia pagina, e degli antichi non frega più niente a nessuno?

Dopo i casi di Modena e Roma, mi segnalano il trasloco forzato di una casa etrusca e di parte di una villa rustica romana nella Val di Pesa, dove il gruppo Hymer ha acquisito l’azienda Laika (quella dei camper) e ha chiesto e ottenuto una conversione di un terreno agricolo in industriale su un terreno a Ponterotto, nel comune di San Casciano, per costruire nuovi e più ampli capannoni industriali – un vero ecomostro - in piena campagna chiantigiana. Durante gli scavi per la realizzazione dei nuovi capannoni, nel 2010, sono emersi importanti resti archeologici ma, come per magia, nel mese di agosto 2011 la Giunta comunale di San Casciano ha approvato una delibera sfacciata, dal titolo ‘Approvazione accordo per la disciplina dei rapporti per la rimozione, ricollocazione, restauro e valorizzazione delle strutture archeologiche rinvenute in località Ponterotto‘ che decreta che qualunque ostacolo archeologico sarà ritrovato a Ponterotto verrà rimosso e rimesso insieme altrove.

Dal mese di aprile 2010 il consigliere comunale Lucia Carlesi chiedeva un chiarimento in merito agli scavi in atto nel sito, e l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza rispondevano che, una volta chiusa l’indagine archeologica, sarebbe stata resa nota la relazione finale circa l’entità dei ritrovamenti che non è mai arrivata. In realtà già dal giugno del 2010 il gruppo Hymer aveva già ottenuto che i reperti fossero rimossi e ricollocati, ma nessuno ha agito con trasparenza e spiegato cosa stava accadendo.

La Carlesi ha presentato il 29 settembre scorso in Comune un ordine del giorno per chiedere la revoca della delibera, ma il consiglio comunale (guidato dal Sindaco Pescini, eletto da PD, Italia dei Valori, Sinistra per San Casciano) ha votato compatto contro.

Oggi sul sito della Provincia di Firenze è pubblicato un comunicato che dichiara sconfitta la legislazione dei Beni Culturali in Italia, con una sfrontatezza che è riassunta in questa frase ottusa:”La scelta dell’amministrazione comunale e delle parti coinvolte è stata quella di coniugare lo sviluppo economico del territorio consentendo la costruzione dell’azienda Laika e mantenendo circa 1300 posti di lavoro in situ fra dipendenti e indotto, nel massimo rispetto del paesaggio esistente, e la valorizzazione evitando in tutti i modi la ormai superata e obsoleta idea della contrapposizione fra ritrovamento archeologico e ‘vita quotidiana e contemporanea’. Una scelta che è specchio senso pubblico dell’amministrazione: garantire il lavoro nel proprio territorio e, nello stesso tempo, valorizzarne le risorse storico-culturali.”

Un pensiero e un linguaggio forzaitalioti, uno scempio da non dimenticare, la prossima volta che si va in cabina elettorale.


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Il paesaggio è pane, ma alla sinistra piace poco

di Tomaso Montanari, Il Corriere Fiorentino, 11 ottobre 2011

Alessio Gramolati, segretario della Cgil toscana, non si capacita di come si possa, in tempi di crisi, lottare perché un capannone della Laika non distrugga un sito archeologico a San Casciano.

"Non ci convincono coloro che vedono la Toscana unicamente come terra del buon ritiro, e non una regione dove investire". Non si poteva rispondergli meglio di come ha fatto, su questo giornale, Eugenio Tassini: "La soluzione non è scegliere tra Laika e Etruschi, ma scegliere Laika e Etruschi".
Tassini scrive ancora che "siamo tutti stretti tra la necessità di lavorare (e pensare a uno sviluppo industriale) e l'urgenza di conservare quel che ci resta di bellezza, di storia, di cultura, di Toscana insomma".

Sacrosanto, ma si può anche andare oltre. Forse Gramolati non lo sa, ma la scelta che lui prospetta non è quella tra "sviluppo" (che lui sottintende: "di sinistra") e "bellezza" (che gli sa "di destra", e gli fa venire in mente i pensionati in cashemire). No, i veri termini della scelta che Gramolati vorrebbe imporci sono "sviluppo" ed "eguaglianza".
Già, perché il patrimonio storico e artistico e il paesaggio non sono beni di lusso per pochi: tutto il contrario. Se fossero lusso o intrattenimento, la Costituzione non li difenderebbe nei suoi principi fondamentali. Infatti, l'articolo 9 non fu imposto dalla destra, ma fu fortissimamente voluto da un costituente comunista, Concetto Marchesi. Il patrimonio e il paesaggio sono forse i più straordinari strumenti di uguaglianza: e lo Stato li difende perché il lavoratore della Laika possa accedere gratuitamente - e non da "ospite", ma da "proprietario" e "sovrano" - ad un polmone di vita spirituale e culturale che altrimenti non potrebbe permettersi. Gli Etruschi, insomma, servono a vivere meglio, a liberarci dal dominio del mercato, a dare orizzonte alla nostra esistenza: non sono un lusso per chi si ritira a vivere di rendita in Toscana, ma sono il pane spirituale di chi la Toscana la costruisce ogni giorno con il proprio lavoro, ma non vuole esaurire tutta la propria vita nel lavoro.

E se la politica non riesce a tenere insieme "sviluppo" ed "eguaglianza" (cioè a spostare un capannone e a non distruggere gli Etruschi), fallisce nel suo compito principale, che è quello di gestire la complessità, senza scorciatoie. E se l'alternativa tra "sviluppo" ed "eguaglianza" viene teorizzata dal segretario del sindacato di sinistra di una regione governata dalla sinistra, è inevitabile chiedersi non a cosa servano gli Etruschi, ma a cosa serva la politica.

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L'articolo di Eugenio Tassini a cui si fa riferimento
L'intervento di Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana

Ostinazione

Riceviamo questa bella lettera che pubblichiamo.

Ciao,

domenica essendo un pò più rilassata e libera sono andata a camminare nelle zone dei miei genitori e dei miei nonni, e non ho potuto fare a meno di fotografare il paesaggio che fra qualche anno sicuramente non sarà più così anche se non è al top della pulizia, comunque me lo voglio ricordare senza fabbriche e soprattutto senza fabbriche industriali che oltre a deturpare il paesaggio inquineranno il territorio, l'aria ed i fiumi.

Mi è ritornato alla mente tutta la vicenda "Laika" e posso sinceramente affermare che, se anche non si fossero ritrovati i famosi reperti archeologici, sono fermamente contraria all'insediamento ed al danneggiamento industriale del territorio. Se fosse l'unica zona libera, allora potrei capire, ma con tutte le fabbriche industriali dismesse ed abbandonate a causa della crisi economica che ci sta divorando, ed alle aree molto più consone a livello territoriale e logistico, perchè dobbiamo deturpare una delle poche ed ultime zone belle rimaste?

La Signora Giuliani nel suo comunicato, lo chiama "accanimento politico", ma a me sembra più il suo un accanimento contro l'ambiente come se sotto, sotto avesse da perseguire alcuni suoi interessi personali. Mah, è molto giovane, immatura ed inesperta ed appella, con faciloneria, coloro che difendono il territorio "comunisti da colonica". Lei sicuramente lo dice per far colpo su chi l'ascolta ed usa i lavoratori ed il lavoro come degli "scudi umani" per strappare l'applauso... Mentre nessuno fa il comunista da "Colonica", perchè vorrei dire e ribadire alla Signora Giuliani che nessuno MAI ha fatto più sacrifici della mia famiglia e della sottoscritta. Sono sicura che lei parla perchè le piace sentirsi "parlare", frasi fatte di grande effetto demagogico, mentre sicuramente non ha mai lavorato e non conosce i sacrifici, quelli veri: lavorare sodo, alzarsi presto la mattina ed andare a letto a notte fonda, ma non per divertimento.... Prima deve prendere atto delle cose poi parlare!!.. Sicuramente non è certo lei che ha la "CULTURA DEL LAVORO" come asserisce, o quantomeno non sembra.

I resti archeologici, non sono "l'ennesimo appiglio" come dice, ma è solo un "prendere coscienza del patrimonio primario": il territorio, l'ambiente, la storia, noi in quanto individui che discendiamo da una certa cultura!
Non vogliamo confinare i lavoratori fuori da questo territorio, ma in un momento particolare ed economicamente drammatico come quello in cui viviamo, sarebbe meglio valutare aree industriali dismesse, fabbriche chiuse per fallimento, in zone più comode, ottimizzando anche i costi e spese, rivalutando e preservando, invece, le zone d'importanza culturale, storico ambientale per incrementare il turismo ed aiutare quelle povere strutture turistiche che stanno morendo per mancanza di risorse, visto che il Comune non fa niente per tutelarle.
Soprattutto non riducendo tutto a masse grigie, inquinate, deturpate, ricolme di spazzatura.

Per esempio in questi giorni è stato inaugurato il primo percorso, la "strada Franchigena" che si staglia fra S. Gimignano e Monteriggioni. Forse per la Signora Giuliani non rappresenterebbe che una "viottola" in mezzo ad un campo, perchè non riconosce, forse perchè non "sa" cosa ha rappresentato la via Franchigena fino dall'antichità. Forse a lei non dice niente che quel semplice sentiero di campagna portava fino a Gerusalemme e migliaia di pellegrini lo hanno percorso?
Anche il vescovo Singerico nel X secolo percorse da Canterbury per giungere a Roma e rappresenta una delle testimonianze più significative per chi ama la storia. Perchè non costruiscono attraverso una bella fabbrica? Perchè forse, lì ci sono persone più sensibili, che amano la tutela dell'ambiente, della storia, e soprattutto non sono "corrotte"! Difendere il territorio significa anche responsabilità nei confronti dei cittadini, amore e tutela del patrimonio primario, rivalutandolo per convertirlo in ricchezza,senza deturparlo.

La Signora Giuliani che ha tanta energia da sprecare e tanto fiato perchè non organizza, mettendosi in testa, per darne il buon esempio, un gruppo di persone volenterose che raccoglie i rifiuti, che la gente maleducata ed ignorante abbandona lungo i cigli delle strade forse anche per mancanza od insufficienza di cassonetti della spazzatura. Se prende la macchina e fa un giro intorno a San Casciano, si accorgerà, che ci sono strade sconnesse, o franose come quella appena fuori San Casciano in direzione Firenze: sono due anni che c'è una frana, che di buio può essere anche pericolosa, ma il Comune si è solo limitato a transennarla.

Io, per esempio, ogni volta che vado a camminare mi porto dietro un sacco della spazzatura, lo faccio pieno e lo porto al cassonetto. Faccio questo, perchè amo la mia terra, ci tengo come se fosse casa mia, lo faccio per me, per la mia famiglia, per i miei concittadini, per quelli che vengono da fuori a visitarci, per dimostrare loro, che nonostante tutto, la zona in cui viviamo è "Meravigliosa". Se tutti facessero così non ci sarebbero mai discussioni e tutto sarebbe molto più vivibile... e non pieno di carte, bottiglie, lattine abbandonate nei campi e sui cigli delle strade. Non c'e nessun RISPETTO!!

Poi lo ripeto fino all'ennesima volta che l'archeologia non è un escamotage ma è solo la rivalutazione dei tesori che i nostri padri ci hanno lasciato in eredità. Non ho niente contro il lavoro ed assolutamente niente contro i lavoratori! Anzi, io faccio parte di loro! Ma se Laika avesse "battezzato una zona più adatta per insediarsi, sarebbero già trascorsi 10 anni di attività e no di stallo! C'è solo una grandissima ostinazione da parte sua, del Sindaco, dei Consiglieri, e non me lo toglie nessuno dalla mente, ma mi fa presagire che sotto, ci siano degli interessi diversi da quelli di fare del bene ai "lavoratori" perchè se ciò fosse, le avrebbero già perseguito una strada più concreta e soprattutto più veloce, sicuramente diversa, nell'interesse dei lavoratori stessi. Mi dispiace solo che hanno riempito loro la testa, facendoli credere che il lavoro avrà un seguito solo sul territorio del Ponterotto, perchè se fosse designato un'altra zona l'incantesimo cesserebbe??
Scusatemi, ma la penso così.

Salutoni.

Lettera firmata.