La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

sabato 7 aprile 2007

San Casciano Laika raccoglie solo proteste

Andrea Ciappi, La Nazione Firenze, 07-04-07

Esposto alla Corte dei Conti: «Spese inutili dal Comune»

A Ponterotto, sotto il tetto non ancora costruito di Laika, non si può certo dire che vi sia ‘siccità’: piovono tegole. L’ultima si è materializzata ieri sottoforma di un esposto alla Corte dei Conti da parte di Legambiente ‘Il Passignano’, Wwf sezione Firenze, Italia Nostra, Associazione per la tutela dell’Ambiente di S.Casciano, ‘Amat’ Montespertoli, Fondazione per la tutela del Chianti Classico.

Le stesse firme avevano siglato l’esposto alla Procura della Repubblica sull’iter della variante. Perché coinvolgere la Corte dei Conti? «Per una consulenza su Laika del Comune di S.Casciano» spiegano i firmatari.

SOTTOACCUSA
Contestata un consulenza esosa richiesta nel 2004 ad un professionista

Che nella serata di ieri precisano con un documento: «S.Casciano ha dato nel novembre 2004 un incarico di consulenza ad un professionista, del quale non mettiamo assolutamente in discussione né l’operato né l’onestà – viene, puntualizzato - al fine di ‘controllare l’operato’ dei progettisti incaricati da Laika per avere una certa qualità del progetto edilizio.

Questo in una fase nella quale la variante non era neppure adottata, e in un momento nel quale non era neanche stata attuata la valutazione integrata sulla sostenibilità dell’intervento stesso (gennaio 2006).

QUINDI, in nome di un presunto interesse pubblico, prima ancora di aver concluso l’iter urbanistico di una variante si affianca ai progettisti privati un professionista pagato dal Comune con soldi pubblici per
garantirsi che il progetto edilizio non sia troppo impattante».

TRE ANNI FA, essendoci una specifica delibera di giunta, La Nazione si occupò di questa consulenza: il Comune l’aveva attivata per avere un quadro il più possibile preciso e completo in una situazione che si prefigurava complessa dovendosi trasferire lo stabilimento dell’azienda leader per i caravan da Sambuca a Ponterotto.

OGGI la variante è passata al vaglio dell’amministrazione sancascianese e della commissione ambiente della Provincia. Sono però pendenti i due esposti: quello alla Procura, e l’ultimo di ieri alla Corte dei Conti.