La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

martedì 25 ottobre 2011

Laika, firmato il protocollo di intesa

Questa la notizia, pubblicata nel sito Toscana notizie, agenzia della Giunta Regionale Toscana:

Laika, firmato il protocollo di intesa
FIRENZE – Firmato oggi il protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione delle strutture di epoca etrusca e romana rinvenute a Ponterotto, nel Comune di San Casciano, attraverso un progetto di ricollocazione, restauro dei reperti e allestimento dell’area archeologica. Hanno firmato il documento, con il presidente Enrico Rossi, Maddalena Ragni per il Ministero per i beni e le attività culturali, Maria Rosa Barbera della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il sindaco del Comune di San Casciano, Massimiliano Pescini, e l’AD della Laika Caravans spa, Jan Gerrit De Haas. Questi ultimi due soggetti si impegnano a farsi carico dei costi dell’intervento, che dovrà essere ultimato entro il 30 giugno 2013. Con questo atto viene data soluzione positiva al problema della tutela e della fruizione dei beni ritrovati, considerati una importante testimonianza del popolamento antico del territorio. La Laika potrà dal canto suo riprendere la realizzazione del nuovo stabilimento, assicurando lavoro a 249 persone (più le 800 dell’indotto).
Sul progetto, come ricorda la delibera adottata ieri della giunta regionale, si sono nel tempo pronunciati positivamente gli enti statali al massimo livello: la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il Comitato tecnico scientifico per i beni archeologici del Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione generale per le antichità dello stesso Ministero. La Regione dal canto suo esercita i compiti specifici che attengono alla valorizzazione dei beni storici e artistici presenti sul territorio.
Le opere rimosse verranno ricollocate in un’aerea già individuata, adiacente all’area naturalistico-sportiva “La botte”, in posizione limitrofa al percorso ciclabile che costeggia la Pesa, mantenendo ognuna il proprio orientamento in modo da riprodurne la disposizione rispetto all’esposizione al sole e alla direzione dei venti. Le strutture saranno circondate da una recinzione che ne permetta la visione dall’esterno.

La vicenda
Nel 2004 il Comune di S.Casciano ha approvato una variante del Piano regolatore che consentiva a Laika l’utilizzo di un terreno di sua proprietà ai fini della realizzazione del suo nuovo stabilimento. La nuova struttura nasce su terreni acquistati a prezzo industriale e vincolati a questo uso per 40 anni. Dopo la conclusione dell’iter autorizzativo, nel corso dei lavori, in diversi periodi del 2010, sono state rinvenute testimonianze archeologiche riferite ad epoche distinte, in particolare etrusca e romana. Fra gli altri, si sono identificati due siti di significativo interesse, ubicati lungo la pianura fluviale del Pesa o arroccati sulle alture che la difendevano naturalmente: i resti di un edificio residenziale di età etrusco-ellenistica e della pars rustica di una villa romana di prima e media età imperiale (IV-III sec. a.C.). Il mantenimento in situ di tali testimonianze è risultato da subito incompatibile con le opere da realizzare e per questo motivo è stata richiesta subito l’autorizzazione alla rimozione. La Soprintendenza ha espresso parere favorevole in quanto è stato ritenuto che l’intervento di rimozione e di ricollocazione garantisse la conservazione dei beni rinvenuti permettendone la loro fruizione e valorizzazione. L’autorizzazione definitiva alla rimozione è arrivata dalla Direzione generale del ministero nel 2011.

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Le opere rimosse verranno ricollocate in un’aerea già individuata, adiacente all’area naturalistico-sportiva “La botte”...
ah, si è cambiata nuovamente la destinazione, solo "appena" un po' più in là



E questo il commento di Enrico Rossi intitolato

Laika, Rossi: “Una soluzione equilibrata, che salva il passato e il futuro”
“Mi sembra che ora ci siano tutte le condizioni per andare avanti. Conciliare la tutela dei beni culturali e paesaggistici con la necessità dello sviluppo è sempre più difficile, ma è la nostra scommessa. Sono convinto che, se venissero a mancare il mantenimento e lo sviluppo del nostro apparato produttivo, si aprirebbe il campo ad una minaccia assai maggiore nei confronti del paesaggio, dei beni culturali e delle caratteristiche distintive della nostra Regione. Una minaccia fatta di spinte speculative finalizzate alla rendita e di ipersfruttamento delle bellezze che abbiamo e che invece dobbiamo preservare per il futuro”.

Così si è espresso il presidente Enrico Rossi commentando oggi la firma del protocollo Laika. “La Regione – ha proseguito – non si occupa di tutela ma di valorizzazione dei beni culturali. In più ci siamo impegnati per dare certezza a una impresa e a tanti lavoratori. Ci sono state discussioni e alla fine una assunzione di responsabilità. Abbiamo gli occhi addosso – ha concluso il presidente Rossi – ma così la Toscana si sta facendo un buon nome a livello nazionale e internazionale”.

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Una soluzione equilibrata, che salva il passato e il futuro...
una soluzione che non salva il futuro e certamente non il passato
Una minaccia fatta di spinte speculative finalizzate alla rendita...
mi sono perso qualcosa?
La Regione non si occupa di tutela ma di valorizzazione dei beni culturali...
frase di significato oscuro
Abbiamo gli occhi addosso...
effettivamente...
così la Toscana si sta facendo un buon nome a livello nazionale e internazionale...
qui se la canta e se la suona.

La lettera al Presidente della Regione Toscana da parte dei Presidenti delle Consulte Archeologiche

La vicenda di San Casciano rappresenta l'ennesimo episodio di 'distruzione' del patrimonio archeologico e ambientale. Nello specifico, non è tanto l'importanza dei resti rinvenuti (di cui quasi nessuno conosce l'entità e la natura), ma proprio l'assenza di informazione e di partecipazione nelle scelte decisionali (fino alla risibile decisione di allocare altrove ciò che rimaneva delle strutture murarie scoperte) che rendono discutibile ed emblematica la vicenda.

La presa di posizione pubblica da parte delle due Consulte Archeologiche (la Consulta Universitaria per l'archeologia del mondo classico nella persona della Presidente Prof. Angela Pontrandolfo e la Consulta Universitaria per l’Archeologia Post-Classica nella persona del Presidente Prof. Sauro Gelichi) nella lettera inviata al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e alla Direttrice per i beni culturali e paesaggistici della Toscana Maddalena Ragni.



Al Presidente della Regione Toscana Dott. Enrico Rossi Regione Toscana
Alla Direttrice per i beni culturali e paesaggistici della Toscana Dott.ssa Maddalena Ragni


Gentile Presidente, Gentile Direttrice
la Consulta universitaria per l'archeologia del mondo classico e quella per l’Archeologia Post-classica esprimono condivisione e pieno sostegno alla lettera inviata dal collega Giuliano Volpe, sulla questione dei rinvenimenti archeologici avvenuti nel Comune di San Casciano val di Pesa (FI), in occasione della costruzione di un nuovo stabilimento da 300mila metri cubi da parte di Laika. Pur non volendo entrare nel merito del ‘valore’ del contesto archeologico che si intende rimuovere e trasportare altrove, anche perchè privi di sufficienti informazioni scientifiche, ci sentiamo tuttavia di dover rilevare la scarsa trasparenza che ha contraddistinto l’iter di tutta questa vicenda, fin dalla mancata diagnostica preventiva. Anche noi ci auguriamo che la Regione Toscana, che è stata protagonista di avanzate politiche di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio archeologico e paesaggistico, sappia trovare le soluzioni più idonee per offrire una soluzione adeguata all’intera vicenda.
Con i migliori saluti

Prof. Angela Pontrandolfo Presidente della Consulta Universitaria per per l'archeologia del mondo classico

Prof. Sauro Gelichi Presidente della Consulta Universitaria per l’Archeologia Post-Classica