La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

domenica 28 gennaio 2007

Rischio di casi Laika più che Monticchiello

La Repubblica, 28 Gennaio 2007

LEGAMBIENTE Cauto sì al Pit, a differenza di Italia Nostra e WWF

Tutela e avviso reddito, non rendita

'Rischiamo più casi Laika che casi Monticchiello'. Quasi una battuta quella del direttore di Legambiente toscana Fausto Ferruzza. Una battuta con un grande potere evocativo però a proposito di quello che Legambiente pensa delle nuove norme urbanistiche del 'Pit', il piano d'indirizzo territoriale che il governo regionale porterà sui banchi del 'parlamentino' toscano entro l'estate. Per mesi e mesi Ferruzza, assieme a Roberto Cecchi dell'Associazione Ambiente e lavoro, ha partecipato alla elaborazione del Pit. Proposte, richieste di modifiche, dibattiti: 'E se nelle prime bozze il Pit era più 'sviluppista', il risultato ora è che abbiamo un testo condivisibile, innovativo in molte parti', dicono Ferruzza e Cecchi.

Un giudizio favorevole che si stacca da quello di Italia Nostra e Wwf, che hanno scelto di ritirarsi dal tavolo della concertazione regionale. Un giudizio che divide il mondo ambientalista toscano: 'Con l'accordo raggiunto col ministro dei beni culturali Rutelli si è anche aggiunto il tassello mancante della tutela del paesaggio'. E sommato alle innovazioni del Pit, all'esame di 'contabilità ambientale' per i singoli interventi, secondo Ferruzza e Cecchi, la normativa che è venuta fuori è di sicuro 'avanzata'.

Una polizza d'assicurazione contro i casi Monticchiello? 'Non esistono polizze contro la speculazione, non possono esistere norme decisive di questo tipo - dicono Legambiente e Ambiente e lavoro - ma le direttive del Pit diminuiscono di sicuro il rischio'. La stessa decisione di avviare la verifica su tutte le vecchie operazioni urbanistiche che non hanno ancora prodotto convenzioni tra Comuni e privati è un fatto importante: 'Inserito nel Pit per effetto delle nostre richieste', dicono Ferruzza e Cecchi.

Quanto all''Avviso pubblico' per i grandi progetti urbanistici, lo strumento che consente ai Comuni di scegliere tra i progetti presentati dai privati e di localizzare l'intervento solo dopo la scelta, aiuta a depotenziare la pressione della rendita. Certo, dicono Ferruzza e Cecchi, 'da solo non è in grado di invertire un modo di gestire che consuma territorio e favorisce la rendita.

Ma è comunque il primo passo per la creazione di una cultura di governo: 'Il Pit che individua il corridoio tirrenico come asse regionale deve fare i conti, del resto, con le spinte fiorentine che vorrebbero un modello monocentrico, il capoluogo da cui tutto s'irradia'.

Un giudizio positivo. Che non esclude però anche qualche perplessità: 'Non è ancora chiaro quale sia il criterio dirimente tra i limiti all'edificazione nei Piani strutturali e l'uso sostenibile del territorio in vista di un rilancio degli investimenti produttivi a scapito di quelli speculativi', dicono Ferruzza e Cecchi. Il rischio insomma, visto che l'assessore regionale all'urbanistica Riccardo Conti parla sempre di 'favorire il reddito e non la rendita', che ci siano sì meno casi Monticchiello, ma più casi come quello della Laika a San Casciano: 'Uno stabilimento grande quanto una torre gemella messa per orizzontale che, oltretutto, non dà assicurazioni per i dipendenti e per il futuro'.

Ma anche per questo Ferruzza e Cecchi rivolgono un appello ai cugini ambientalisti oggi separati: 'Con loro saremmo più forti, vorremo che tornassero con noi a discutere di queste cose'.

(m.v.)

S.Casciano Laika: è scontro. Veto ambientalista sul Ponterotto

Andrea Ciappi, La Nazione Firenze, 28 Gennaio 2007

DIBATTITO
Venerdì sera duro faccia a faccia ambientalisti- Giunta in un consiglio comunale,
affollato di pubblico


OTTOCENTO. E’ il numero dei posti di lavoro a rischio che emerge dalle pieghe dello scontro all’ultimo sangue tra ambientalisti e Comuni. In prima istanza, nell’occhio del ciclone, S.Casciano. Non è cifra da fantascienza perché deriva da fonti ufficiali ed autorevoli. Sono i casi Laika al Ponterotto e cave col polo industriale di Testi. Dettagli: venerdì sera il colossale faccia a faccia si è materializzato nel consiglio comunale aperto sul trasferimento Laika (da Sambuca a Ponterotto, azienda leader per i caravan).

Erano schierati sigle ambientaliste (da “S.Casciano per l’Ambiente” con Franco Bolognesi a Italia Nostra ed altri, tutti contrari al trasferimento per motivi ambientali) da una parte, lavoratori, sindacati ed Rsu Laika dall’altra. Giunta, maggioranza in consiglio, Rsu Laika, lavoratori e sindacati hanno detto chiaro: se Laika non va al Ponterotto, sono quasi 300 i posti di lavoro in bilico, 400 con l’indotto.

Ciò che pensano gli ambientalisti: '326 mila metri cubi di cemento distruggeranno un pezzo del fondovalle della Pesa, ne incentiveranno l’urbanizzazione e impediranno la realizzazione di un vero parco territoriale fluviale.

TESTI E’ polemica anche sul polo industriale

Al contempo Laika, che ha già cominciato a vendere i suoi capannoni a Sambuca, potrà lucrare a Tavarnelle sulla vendita dei volumi e dei terreni'.
Maria Teresa Lumachi, capogruppo Fi-Udc, favorevole in sostanza a Laika, chiede 'garanzie anche per il futuro dell’occupazione, con un forte vincolo di destinazione d’uso dell’area Laika perché non si possono avere ulteriori speculazioni edilizie a danno dell’occupazione'.

E chiede anche che la zona sia fornita di infrastrutture come la strada di fondovalle Pesa tra la Siena-Firenze e la Sgc Firenze-Livorno.
Alt: non finisce proprio qui, al capitolo ambiente ed annessi scontri.
Detto che su Laika pende sempre un esposto degli ambientalisti alla Procura, c’è che nel senese le grandi cave 'Sacci' sono state bloccate perché il Comune di Gaiole avrebbe ravvisato 'irregolarità'. Le cave sono contestate dal Comitato 'Pro Monti Grossoli'.

Succede che le cave gaiolesi lavorano in sintonia con quelle di Testi (S.Casciano, sempre di 'Sacci' Spa) per fabbricare cemento. Quindi, con Gaiole ferma rischia di fermarsi anche Testi.