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domenica 11 settembre 2011

E per il Chianti? Turismo culturale di qualità o Archeodisneyland?


Scaletti: “Puntare sugli Etruschi come calamita di attrazione del turismo culturale”

FIRENZE – “Fare della civiltà etrusca una delle calamite di attrazione del turismo culturale in Toscana, settore che gode peraltro di buona salute e fa registrare una domanda fortemente in crescita. E dunque rendere fruibile il prodotto ‘etruschi’ non solo agli appassionati e ai conoscitori, ma anche ad un pubblico più allargato, facendo conoscere meglio, anche attraverso ricostruzioni virtuali, gli usi ed i costumi di una popolazione estremamente civile e per certi aspetti ‘moderna’, e costruendo un momento di piacevole apprendimento e riflessione per i turisti più curiosi, oltre che per le scuole”.

E’ quanto ha affermato nel tardo pomeriggio di oggi l’assessore a cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti, intervenendo alla “conferenza regionale sulla musealizzazione della civiltà etrusca” nell’ambito del Festival del viaggio presso il Museo di Antropologia e Etnologia di via del Proconsolo.

“Al progetto Etruschi la Regione Toscana sta lavorando da tempo – ha detto ancora l’assessore Scaletti – Negli ultimi due anni siamo stati capofila del progetto interregionale ‘La terra degli Etruschi’ (cofinanziato da Stato, Comuni e Regione, e oggi nella fase conclusiva), che ha puntato principalmente sulla comunicazione, con l’apporto determinante delle istituzioni museali interessate. E si è rivolto ai turisti del week-end, a famiglie con bambini interessate ad una vacanza di piacere e di accrescimento culturale, a viaggiatori europei di buon livello culturale, agli alunni delle scuole medie ed elementari. Il modello comunicativo usato era basato su un messaggio cultural-ludico, e faceva leva sulla fruizione diretta”.

Di recente la Regione ha presentato il nuovo progetto “In Etruria” di durata triennale (1,5 milioni stanziati) che in sintonia con i nuovi strumenti di programmazione regionale (PRS e PRSE) si propone di proseguire nella valorizzazione del grande patrimonio etrusco in Toscana come volano turistico.

“L’approccio – spiega Scaletti – sarà di tipo ‘friendly’: intendiamo abbinare l’accrescimento culturale, la leva del patrimonio paesaggistico e l’attrattività storica della civiltà misteriosa alla piacevolezza della vacanza, all’enogastronomia, e a un modo giocoso e divertente per conoscere gli Etruschi. Il progetto coinvolge le comunità locali nella scoperta di aspetti della civiltà etrusca in cui riconoscersi, prevedendo anche la realizzazione di infrastrutture e percorsi di valorizzazione. Tutto ciò costituirà la base per un ‘Parco tematico’ legato alla civiltà etrusca che la Regione intende creare in questa legislatura, sviluppando una rete integrata di servizi modulata sulle esigenze dei diversi target interessati al prodotto Etruschi”.
Lorenza Pampaloni

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