La Costituzione della Repubblica Italiana recita all'Art. 9:
La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

martedì 4 ottobre 2011

Caso Laika, è scontro tra PD e Idv


Il Giornale della Toscana

NUOVE DIVISIONI
Caso Laika, è scontro tra PD e Idv

FIRENZE - La Laika diventa il nuovo terreno di scontro in maggioranza. La realizzazione del nuovo stabilimento è da tempo bloccata per il ritrovamento a ridosso del cantiere di reperti etruschi.

"Il sostegno all'azienda di Tavernelle da parte della Regione è un fatto significativo e importante, che dimostra come i processi di innovazione e di sviluppo possono e devono trovare una sponda anche da parte delle istituzioni - dicono i consiglieri regionali del Pd Nicola Danti, Ivan Ferrucci e Gianluca Parrini -. Nello stesso tempo, ha fatto bene l'assessore regionale Simoncini a condividere le preoccupazioni dei lavoratori per il futuro dell'azienda: a questo punto è urgente che per i lavori per la costruzione della nuova sede aziendale partano quanto prima. Ciò sarà possibile attuando velocemente l'accordo siglato tra Comune, ministero dei beni culturali e azienda per il trasferimento dei reperti archeologici nel sito già individuato.
Siamo convinti che le ragioni del lavoro e dello sviluppo possono convivere con quelle dl rispetto del patrimonio culturale e servire, entrambe, a rilanciare l'economia e la ricchezza del territorio".

Di parere opposto i consiglieri regionali Idv Marta Gazzarri e Marco Manneschi: "I lavoratori non devono essere uno scudo umano. Con tutti i capannoni abbandonati, con tutte le zone industriali inutilizzate dovevano passare 10 anni per trasferire lo stabilimento Laika in una zona d grande interesse archeologico, con reperti etruschi e romani.
Ora dunque si mette fretta, quando per tutti questi anni si è atteso che per l'appunto si rendesse disponibile il solito terreno agricolo.
La vicenda Laika è l'esempio del mal governo del territorio. Ci auguriamo che venga trovata una soluzione rispettosa dei giacimenti culturali, del diritto dei lavoratori e dell'azienda allo sviluppo dei programmi produttivi".