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mercoledì 14 settembre 2011

Mi unisco a esperti e associazioni che chiedono di trovare nuove soluzioni. Intervenga la Regione

COMUNICATO STAMPA 13 settembre 2011

Ritrovamenti archeologici nel cantiere Laika a San Casciano Val di Pesa. Romanelli: “Mi unisco a esperti e associazioni che chiedono di trovare nuove soluzioni. Intervenga la Regione”.

“Fin dall'inizio – dichiara il Consigliere Regionale Mauro Romanelli – sono stato contrario, sollecitato da Legambiente e dal gruppo consiliare Laboratorio per un'altra San Casciano, alla localizzazione scelta per il nuovo capannone della Laika caravan: una contrarietà non a priori, ma motivata da ragioni ambientali e paesaggistiche, nonché per l’inadeguatezza delle infrastrutture circostanti e per la fretta nel concedere varianti urbanistiche al di fuori del Piano Strutturale del Comune di San Casciano”.

“Una scelta, quella dell’amministrazione locale, dettata da motivi occupazionali, ma che a oggi, a sette anni di distanza dall’adozione della variante, nulla ha prodotto, essendo ben lontani dall’apertura della struttura”. “La Laika ha pesantemente ridotto i posti di lavoro, in questi ultimi anni, e non pare esserci alcuna garanzia che in futuro, anche accettando supinamente ogni condizione posta dall'azienda, il livello occupazionale sia garantito”.

“Nel frattempo nel sito, durante gli scavi cantieristici, sono stati rinvenuti resti archeologici di un edificio di epoca etrusco - ellenistica e di una villa romana di età imperiale e rimango assai sorpreso dalla recente decisione della Giunta locale di accettare le richieste della multinazionale e d’intervenire con proprie risorse per la demolizione, rimozione e ricostruzione in altro sito dei reperti, senza esplorare le alternative possibili che, con modifiche progettuali, potessero salvare, almeno in parte, il sito archeologico”.

“Mi appello quindi alla sensibilità dell’Assessore Regionale Cristina Scaletti affinché siano ascoltati i dubbi e le critiche di esperti e associazioni, sospendendo la firma regionale all’accordo e promuovendo un tavolo di concertazione, ove cercare soluzioni più attente e condivise, scongiurando così il rischio di produrre, con la rimozione dei reperti, un falso storico e topografico”.

“Sulla vicenda ho presentato un’interrogazione urgente” - termina Romanelli.


Interrogazione orale urgente

Il sottoscritto Consigliere Regionale

Ricordato che in località Ponterotto, nel comune di San Casciano in Val di Pesa (Fi) è stato localizzato, tra le proteste di molti comitati e associazioni per l’alto impatto ambientale e paesaggistico, un capannone di tre ha della multinazionale Hymer, proprietaria di Laika caravan;

Ricordato che nell’anno 2010, durante gli scavi cantieristici sono stati rinvenuti resti archeologici di un edificio di epoca etrusco - ellenistica e di una villa romana di età imperiale;

Ricordato che l’amministrazione comunale di San Casciano, con la delibera di Giunta n.132 del 1° agosto 2011, ha fatto propria la richiesta di rimozione dei reperti avanzata da Hymer a pochi mesi dall’inizio scavi, decidendo di intervenire con proprie risorse a un progetto di demolizione, rimozione e ricostruzione in altro sito dei reperti, senza esplorare le alternative possibili che, con modifiche progettuali, salvassero almeno parte del sito archeologico;

Ricordato che sembrerebbe non esistere ancora una relazione pubblicata sugli scavi, che il progetto di rimozione è stato deliberato a scavi in corso, a prescindere quindi dai risultati, che il progetto a parere di molti esperti distruggerà il valore scientifico del sito e produrrà un falso storico e topografico e che molte associazioni ambientaliste sono intervenute manifestando dubbi e critiche.

Interroga la Giunta Regionale per conoscere:

Se intende sospendere la firma regionale all’accordo, aprendo un confronto tra Amministrazione locale, Hymer e tecnici del settore ed esponenti delle associazioni di diversa opinione per verificare la correttezza della soluzione a oggi individuata.

Mauro Romanelli